Valori diversi da contesto a contesto
Liberamente tratto da INFERNI FAMILIARI, http://nulladie.com/catalogo/130-antonellia-lia-inferni-familiari-9788869150302.htm
(…) Nel linguaggio comune il termine “Valori” è usato quasi sempre a sproposito… dovrebbe indicare un complesso di cose di enorme interesse di cui si teme la perdita, ma più comunemente e banalmente è inteso come il “Bene”. Quando una persona esalta i “valori che mi hanno trasmesso i miei genitori”, spesso fa una mera esibizione di sani princìpi solo ostentati senza alcun rapporto con la propria realtà. E accade che non li conosca. Si tratta di “Dio, Patria e Famiglia” – nati dagli ideali di Giuseppe Mazzini e manipolati durante l’era fascista – oppure dei “Valori” della rivoluzione francese, “Liberté, Fraternité, Egalité”?
Il sistema dei “Valori” ci viene trasmesso all’interno della famiglia ed orienta i nostri atteggiamenti e comportamenti. In etica, il termine si riferisce ai fini da raggiungere e come sappiamo, l’etica è diversa da contesto a contesto e cambia nel tempo. Ad esempio, un “Valore” fondamentale per le generazioni passate, la “Verginità”, oggi nel nostro Paese è quasi scomparso.
I “Valori” quindi non hanno carattere universale: ciò che può essere un “Valore” per l’uno non lo è per l’altro.
Osserviamo il complesso di “Valori” che orienta i comportamenti di gruppi lontani da noi.
Quali sono quelli della Criminalità Organizzata? Accanto al “Potere” e al “Denaro”, ce ne sono altri che sembrano adoperare gli stessi termini dei nostri: la “Famiglia”, l’ “Onore”, il “Rispetto”. Ma la connotazione è assolutamente diversa. La “Famiglia” per il Sistema criminale non è solo l’insieme di congiunti che condivide cure e amore, ma è il vincolo di sangue da difendere per trasmettere il potere. Così, l’ “Onore” non significa onestà, correttezza e dignità, ma qualcosa da legare alla supremazia e ancora al potere. Infine il “Rispetto” non vuol esprimere la considerazione per l’altro, ma assume l’omertoso significato di deferenza, ossequio, riguardo, per i membri del proprio gruppo.
In tali contesti il valore della “Vita” ha poco significato, in quanto soppiantato dal “Potere” e dal “Denaro”. Il criminale affiliato è disposto a rischiare la vita di fronte ad uno “sgarro”… infatti per lui la “Risposta ad un’Offesa” è forse il “Valore” più alto.
Anche per i legionari dell’Isis, il valore della “Vita” non ha alcun significato… sono disposti a sacrificarla in nome di quello che ritengono il “Valore” più alto, legato al loro sistema di credenze.
Smettiamo perciò di riempirci la bocca con la parola “Valori” e cerchiamo di comprendere quali sono i nostri.
Fonte dell’immagine: “rama immobiliare. com” (elaborazione).
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