Simone Pozzati, “Labbra blu”
Labbra blu, raccolta di racconti della DiamonD EditricE, già dal titolo fa intuire la genialità del giovane autore. È la fame di ossigeno che rende le labbra cianotiche colorandole di blu… un oltrepassare un limite, sfiorando il confine tra vita e morte.
Chi sono i personaggi? E da quale destino sono accomunati?
Diversi tra loro per caratteristiche ed epoca, vivono tutti sul filo del rasoio…
La bocca sollevò dal fiero pasto / quel peccator, forbendola a’ capelli / del capo ch’elli avea di retro guasto… È un brano dal canto XXXIII dell’Inferno di Dante… citazione in esergo al primo dei racconti del libro… la tragica storia di una ragazza, la vatussa bianca costretta a reprimere una fame vorace per poter indossare “L’abito perfetto”.
Nove sono i racconti, come nove i cerchi danteschi… una discesa nell’abisso umano, dove prendono forma inquietudini, fragilità, ossessioni. E la follia che li attraversa non conosce spazio né tempo.
Con uno stile assolutamente personale, l’autore dissemina le storie di archetipi, le costella di riferimenti numerologici, come il numero delle pagine: 96 – 9 e 6… in un vero e proprio gioco ermetico.
Il folle, simboleggiato in altre epoche dal diavolo… dicotomizzato tra spirito e corpo, è di volta in volta profeta, visionario o buffone.
La Prefazione è a firma di Ivano Iai, giurista e grande estimatore di Dante.
Ma chi è questo autore dalla cultura allo stesso tempo classica ed eclettica… e una chiara vena d’artista?
Labbra blu non è il suo esordio in letteratura… Simone Pozzati ha già al suo attivo per la DiamonD EditricE numerosi racconti, mentre nel suo cassetto giacciono testi di romanzi e di canzoni… in attesa di essere offerti al pubblico. E l’attività di scrittore non esaurisce la trasversalità delle sue passioni… il volley e la musica e…
Ad maiora, Simone!
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