Bisogni infantili inappagati

Bisogni infantili inappagati

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Sul tema di “ABITARE LA MENZOGNA” di Antonella Lia, Stampa Alternativa,

http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-339-3/antonella-lia/abitare-la-menzogna.html,

traduco con parole suggerite dalla mia empatia, la devastante solitudine che un adulto
ha saputo esprimere durante una seduta di psicoterapia funzionale.
Si è trattato di una “regressione” molto intensa.
Superato l’antico bisogno attraverso il percorso terapeutico, il paziente ha ritrovato
un’emozione che credeva nuova, la gioia di vivere… in realtà antica quanto la sua esistenza.

 

Ho paura di stare da solo sulla Terra… voglio una mamma!

Una mamma-oggetto*  di grande stazza, fatta apposta proprio per me.

Un grosso mammifero, anzi una piovra che mi avvolga tra le sue spire e vivifichi con il suo amore,

cuore ed hara insensibili e smorti.

Soffocato dalle sue braccia – odore animale, sapore di latte, vibrante turgore -

sordo e cieco al clamore del mondo, a gola spiegata potrei disciogliere antiche lacrime congelate…

Ma a che vale invocare e protendersi?

Nessuno mai accorrerà a prendermi… come nessuno mi prese allora.

Ed io ho paura di stare da solo sulla Terra senza una mamma… che faccia nido con le sue braccia

al mio povero corpo perduto…

 

 
* N.d.R. : la mamma è definita “oggetto”, perché è oggetto di amore.

L’immagine è un particolare del dipinto di Fernando Botero, “Maternità”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

 

 

 

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