Prefazione del romanzo “Era mio padre” di Claudia Saba

Prefazione del romanzo “Era mio padre” di Claudia Saba

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Sembra lontana nel tempo l’ideologia di matrice patriarcale che vuole l’assoggettamento delle donne… una violenza esercitata per perpetuarne la subordinazione ed annientarne l’identità. Ci illudiamo che ne permangano tracce solo nel Terzo Mondo e ci sgomenta assistere ancor oggi nel nostro Paese ad episodi di femminicidio. Siamo soliti attribuirli alla cattiveria o alla follia per rassicurarci, volendo trascurare una realtà che terrorizza. Quasi sempre la violenza fisica e psicologica sulla donna proviene dal partner, l’uomo che dovrebbe darle amore e rispetto… talvolta l’accettazione da parte della vittima è tale da giustificare ogni sopruso. È una sorta di omertà con il proprio carnefice.

Cosa c’è dietro questi comportamenti?

Sara protagonista del romanzo Era mio padre, sposa l’uomo che ama e ne scopre la natura irascibile e violenta.

Come è possibile? Le sembrava tutto perfetto!

Dapprima cerca giustificazioni per il suo aguzzino… solo quando la realtà da incubo in cui vive diviene insopportabile, trova il coraggio di chiedere aiuto. Ed è un percorso di psicoanalisi che le fa spalancare le porte della fortezza nella quale si era barricata insieme ai fantasmi del suo passato infantile. Sono i danni provocati dalla rimozione, quel meccanismo psichico che allontana dalla coscienza memorie intollerabili perché troppo penose. Quando Sara finalmente può accedervi, ricorda che era suo padre – l’uomo che più di ogni altro doveva amarla e proteggerla – a violare la sua infanzia!

È questa la ragione per cui ha sposato un uomo violento… come molte donne abusate da bambine, ha ripercorso un territorio conosciuto. Sono solo alcune delle conseguenze del maltrattamento sui bambini. La donna vittima del compagno violento è anche sua complice, allo stesso modo in cui il bambino abusato nega la brutalità che subisce in famiglia. È un’omertà che discende dalla paura, ma prima ancora dalla vergogna: il bambino per essere stato cattivo, la donna per essere lei stessa un bersaglio.

Dietro la storia di una donna maltrattata, c’è spesso un’infanzia da incubo… è questo il messaggio di Claudia Saba, l’Autrice di Era mio padre.

Nata a Santa Maria Capua Vetere, Claudia vive e lavora a Latina da oltre 20 anni. Diplomata in Counselor Professionale, ama la scrittura poetica e l’arte del raccontare. Inizia lei stessa a scrivere sin dall’adolescenza.

Ha voluto narrare la storia di Sara per aiutare le donne vittime di violenza: da anni se ne occupa attivamente con varie associazioni.

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