Giorgio Gaber, da una prospettiva psicologica
Cosa ci racconta un artista con le sue opere?
Ne “L’urlo di Gaber” (Pellegrini Editore), Amedeo Pingitore, ci offre un inedito ritratto del cantautore, stilato attraverso la sua musica. Non solo cantante e autore, ma commediografo e regista, Giorgio Gaber è uno degli talenti più interessanti e innovativi del secondo dopoguerra.
In una sorta di intrigante “gioco”, dal quale emergono aspetti psicologici più o meno coscienti e vissuti inconsci, Amedeo Pingitore, psicologo e psicoterapeuta, analizza assonanze e disarmonie tra l’opera di Gaber e altri universi del sapere e delle arti.
Per chi ne possegga il codice interpretativo l’arte è un linguaggio…
Amedeo Pingitore, autore de “L’urlo di Gaber”, ha studiato presso l’Università “La Sapienza” di Roma.
Psicologo, specializzato in psicoterapia, vive e esercita la professione a Cosenza.
Ha fatto parte, in qualità di consigliere, dell’Ordine degli psicologi della Calabria.
Per molti anni è stato consulente presso il Tribunale di Cosenza.
Nel 2005 ha pubblicato, per la casa editrice Klipper, un saggio dal titolo “Illusioni e disincanti”.
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