Quando la violenza diviene erotica
Sul tema di ABITARE LA MENZOGNA di Antonella Lia, http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-339-3/antonella-lia/abitare-la-menzogna.html
A proposito dello stupro di cui in questi giorni si è occupata la cronaca, si è parlato di raptus, di doppia personalità. Impropriamente.
Soggetti come lo stupratore romano, sono razionalmente capaci di pianificare il crimine.
Per costoro la donna non è che un oggetto da distruggere e il sesso, solo un pretesto per la violenza.
Altri uomini, apparentemente molto diversi, ricercano rapporti mercenari per essere umiliati o percossi.
Si tratta di due facce dello stessa medaglia?
E cosa c’è nella mente e nel cuore di tali individui?
Non si tratta di giustificare, ma di tentare di comprendere…
Tra i tanti danni che subiscono i bambini maltrattati crescendo, c’è l’associazione tra violenza ed erotismo.
Tra sesso e ferocia si crea un legame indissolubile.
Non mi riferisco a giochetti un po’ spinti tra adulti consenzienti, ma a situazioni in cui la brutalità diventa l’unico modo di vivere il sesso.
E la finalità non è la soddisfazione sessuale, ma la violenza.
Da cosa ha origine tale disturbo?
Le percosse provocano nel bambino – più piccolo di statura e più leggero di peso dell’adulto – un dolore fisico molto intenso. Ma egli deve arginare le reazioni negative nei confronti di mamma e papà che ama più di ogni cosa al mondo.
Somministrata dai genitori, senza i quali non può sopravvivere, la violenza procura al bambino sicuramente un conflitto.
Non potendo concepire che il genitore sia ingiusto, il bambino si sente cattivo e prova senso di colpa, vergogna ed umiliazione. E’ un mix esplosivo che gli causa un’intollerabile sofferenza morale. Per sopportare tali emozioni, le investe con l’energia più potente a sua disposizione, la pulsione sessuale.
E’ questo insieme di dolore-umiliazione-piacere a poter ingenerare future perversioni sessuali.
Tornando quindi ai drammatici eventi di cronaca – senza assolutamente giustificare chi commette reati così orrendi – desidero mettere in guardia i genitori
I bambini maltrattati restituiscono alla collettività la violenza subita. E la restituiscono con gli interessi.
L’immagine è tratta dal web.
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