Quando il partner è un orsacchiotto
La coppia si fonda sull’amore adulto e consapevole, sulla condivisione e la progettualità, ma anche sulla tolleranza reciproca e sul rispetto delle divergenze di opinioni.
Nel corso degli eventi critici dell’esistenza (nella buona e nella cattiva sorte) può essere necessario un supporto all’altro.
In alcune coppie però, il partner riveste funzioni che non sono specificamente quelle di un compagno di vita. Accade quando un soggetto – adulto anagraficamente, ma ancora infantile sul piano emotivo – dall’altro pretende più che l’amore adulto, cure e protezione.
In pratica, ricercando nel partner la figura materna, questa persona chiederà al compagno con bizze e capricci, un risarcimento per tutte le cure di cui non ha goduto nell’infanzia. E lo reclamerà proprio come se fosse un bambino.
È un grosso equivoco che rischia di arrecare molta infelicità alla coppia.
Il danno si raddoppia quando, come spesso accade, entrambi i partners si appoggiano l’uno all’altro, nell’illusione di amarsi, ma in realtà con il desiderio profondo di essere adottati dal compagno di vita.
La causa di tali rovine va ricercata nell’infanzia: quando non ricevono le giuste cure materne, le persone rimangono emotivamente immature.
L’argomento è ampiamente trattato nei miei libri:
ABITARE LA MENZOGNA (Stampa Alternativa) http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-339-3/antonella-lia/abitare-la-menzogna.html
INFERNI FAMILIARI (Nulla Die) http://nulladie.com/catalogo/130-antonellia-lia-inferni-familiari-9788869150302.html
e nel romanzo grottesco INTRIGHI DI NOZZE (Nulla Die) http://nulladie.com/catalogo/190-antonella-lia-intrighi-di-nozze–9788869150890.html
Nel post, una foto dal web.
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