Da ABITARE LA MENZOGNA di Antonella Lia, Stampa Alternativa

http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-339-3/antonella-lia/abitare-la-menzogna.html

I simboli del Giardino, del Serpente e dell’Albero, sono presenti in molti miti della creazione, ancor prima che nella Genesi. In particolare, il Serpente è la metafora del Rinnovamento Ciclico e della Vita.

Siamo nell’ambito delle culture matriarcali che non conoscono il predominio, né lo sfruttamento di esseri viventi. Sono strutture sociali non violente, basate sul rispetto della natura.

Nel mito sumero, la dea Ninhursag rappresenta la Terra, madre di tutte le creature. La sua è una fertilità senza il dolore del travaglio: con le sembianze di un Serpente, plasma gli uomini dall’argilla.

Ma il tipo di religiosità basata sul Rinnovamento Ciclico, espresso dal Serpente, rappresenta una minaccia per la neonata religione di Israele.

Perché Israele diventi una Nazione, con tutte le trappole politiche e militari che ciò comporta, occorre infatti un sistema che orienti l’identità umana in direzione del dominio, segua la logica del profitto ed associ inoltre alla sessualità il concetto del “proibito”.

Si instaura un assetto patriarcale, più funzionale allo Stato di Israele, con un solo dio, Yaveh, ed un tipo di religiosità fondata sulla Promessa e sulla Storia.

La Genesi riprende allora gli antichi simboli stravolgendoli: nel Giardino, divenuto l’Eden, il Serpente non rappresenta la Vita, come nelle antiche mitologie, ma incarna il Male.

Al servizio di una delle più grandi Religioni Patriarcali, la storia della Genesi aderisce ad obiettivi politici che condurranno alla futura società occidentale.

Si tratta obiettivi quali il potere ed il profitto, che nel corso del tempo il patriarcato ha coniugato con i concetti di peccato e sacrificio, al fine di soggiogare i popoli.

In quest’ottica, alla donna è sottratta persino la funzione di “pro-creare”: è Eva che nasce da Adamo.

N.B. Nel blog, i termini riferiti ai simboli, sono indicati con la lettera maiuscola.

Il copyright dell’immagine è di dreamestime.

In ABITARE LA MENZOGNA (testo e bibliografia) sono presenti tutte le citazioni degli autori.

© RIPRODUZIONE RISERVATA