Iside Polizzi, “Come l’acqua che scava la roccia”

Iside Polizzi, “Come l’acqua che scava la roccia”

in Recensioni | 0 comments

Come l’acqua che scava la roccia, romanzo vincitore della fase regionale siciliana del premio letterario “La Giara” 2014, è l’opera prima di Maria Iside Polizzi.

Il protagonista, Roberto, è un giovane aquilano che incontra un’anziana giornalista, Alice, per testimoniare il suo vissuto durante il terremoto del 2009. Tra i due nasce presto un’amicizia particolare, così Roberto le racconta molto della sua articolata vita, andando oltre lo scopo del loro incontro.

Il romanzo procede con flashback che rimandano al suo passato, pieno di dolori e perdite, e in particolare di un rapporto difficile con un padre che condivideva valori e progetti di vita per il figlio assai diversi da quelli cui aspirava Roberto.

Il ragazzo, alla fine, riesce a realizzare il suo sogno e apre un bar, in cui incontra la donna della sua vita: Viola. Roberto è un sognatore, un poeta, un esistenzialista, e con sua sorpresa scopre nella ragazza un’anima affine alla sua.

I due s’innamorano in modo intenso, ma, quando stanno per realizzare una famiglia, si accanisce sulle loro vite il terremoto, che getta Viola in un’enorme disperazione: perde il bimbo che aveva in grembo e la sua lucidità mentale.

Roberto, però, riesce a salvarla e a ricostruire grazie a lei la vita insieme che sembrava recisa dalla catastrofe, riconciliandosi con il passato e con il dolore.

Alla fine del racconto Alice entra in contatto con la loro famiglia e decide di rispolverare il sogno che teneva nel cassetto: quello di scrivere un romanzo. La storia di Roberto l’aveva così emozionata che ha risvegliato una luce dentro di lei: nulla è perduto, tutto può essere ricostruito sempre, così come il suo sogno di diventare una scrittrice.

Maria Iside Polizzi, nata a Caltagirone nel 1993, è una studentessa di psicologia clinica residente a Piazza Armerina. Sin da piccolissima coltiva la passione per la scrittura e, a diciannove anni, scrive Come lacqua che scava la roccia, con cui vince il premio letterario “La Giara” per la regione Sicilia. Contenta dell’esperienza positiva e formativa del premio, quest’anno ha partecipato nuovamente con il suo secondo romanzo e attende l’esito previsto per aprile. Al momento sta preparando una nuova opera narrativa ambientata interamente in Sicilia. Con Nulla die ha pubblicato Come lacqua che scava la roccia nel 2015 e presto uscirà, sempre con Nulla die, un saggio di psicologia inerente ai percorsi evolutivi visti con la lente della teoria dell’attaccamento e un’ottica basata sulla resilienza familiare.

Post a Reply

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>

468 ad