Costellazioni Familiari

Costellazioni Familiari

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Liberamente tratto da ABITARE LA MENZOGNA di Antonella Lia (Stampa Alternativa):  http://www.stampalternativa.it/libri/978-88-6222-339-3/antonella-lia/abitare-la-menzogna.html

Quanto più sana è la famiglia, tanto più libero lascia l’individuo.

In alcuni contesti che sembrerebbero più vicini al clan che al sistema familiare, i legami diventano lacci, se non cappi. Accade, in tal caso, qualcosa di molto disturbante, difficilmente decodificabile da un occhio che non sia esperto: un inglobamento dei componenti all’interno del nucleo, che travalica i limiti della normale appartenenza al sistema. È come se la famiglia “fagocitasse” i membri che ne fanno parte: essi hanno difficoltà ad individuarsi, svincolarsi, evolversi, autodeterminarsi, separarsi. I membri rispondono alla totalità del sistema, annullando la propria esistenza individuale in nome di un’appartenenza quasi mistica alla famiglia. È il caso della madre che “sa” sempre, seppure da lontano, se qualcuno dei figli è in difficoltà, o il caso del padre, che ascolta il battito del “proprio” polso quando il medico tasta il polso alla figlia.

Sono in genere genitori molto apprezzati perché solleciti e attenti, anche “troppo”.

In alcune di queste famiglie, fortunatamente solo in quelle più malate, ci si può separare davvero solo con la morte… In qualche caso violenta.

Anche la famiglia sana e rispettosa dell’autonomia dei suoi membri, muove un insieme di forze che va al di là di quelle dei singoli membri.

Il teorico delle Costellazioni Familiari, Bert Hellinger, mette in scena nei suoi gruppi terapeutici, la famiglia del partecipante di turno. Con la consapevolezza del posto che ognuno occupa nel sistema, possono sciogliersi i nodi di rabbia e di dolore che complicano i rapporti.

La cosa rivoluzionaria della tecnica delle costellazioni, è che Hellinger vi inserisce  anche membri abitualmente esclusi come parenti ritenuti “scomodi”, bambini morti da piccoli, aborti spontanei o provocati.

L’esclusione di un membro della famiglia, secondo Hellinger, ha sovente ricadute sui suoi membri più deboli, i figli, che spesso se ne fanno carico, accollandosi talvolta colpe non proprie, ed espiandole al posto di altri.

Si tratta di trappole emotive, che si ripercuotono talvolta per generazioni e generazioni, gli “irretimenti”.

Come riconoscerli?

Quando un’emozione, ad esempio una rabbia, è amplificata rispetto alla situazione, è probabile che non appartenga al soggetto. Può trattarsi di un “irretimento” che avviene quando un genitore addossa al figlio un sentimento o un’emozione propria. L’“irretimento” si riconosce dalla violenza eccessiva dell’emozione.

Al di là della genialità delle Costellazioni familiari, Hellinger mostra posizioni talvolta arretrate. Sostiene infatti che la donna debba seguire il marito; fa inchinare i figli davanti ai genitori, anche se sono stati da loro abusati; si definisce contrario a staccare un bambino dalla propria famiglia, ritenendo giuste solo le adozioni nei confronti di bambini completamente abbandonati. Ricordiamo che si tratta comunque di un uomo che ha fatto parte di un ordine religioso cattolico.

Fonte dell’immagine: radiospada.org.

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