Barbara Cappi, “La lettera che non ti ho mai scritto”

Barbara Cappi, “La lettera che non ti ho mai scritto”

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Quante lettere rimangono imprigionate in una mente o in un cuore?

Chi non ha il coraggio di esprimere quello che prova… si rassegna.

È capitato ad Anna, la sarta di «C’è posta per te», una trasmissione che tratta proprio di sentimenti… Dietro le quinte, è lei che sistema gli abiti agli ospiti… e in segreto segue le loro vicissitudini, spesso dolorose.

Il programma muove delle emozioni… di volta in volta i telespettatori si identificano in chi ha perduto qualcuno e spera di ritrovarlo, o in chi tenta di riconciliarsi con una persona cara… Anche Anna si appassiona alle loro storie, come se le vivesse in prima persona… forse perché non ha più un’esistenza propria.

Non è stata una vita facile la sua, in una famiglia dalla mentalità troppo chiusa. Oggi, con l’unica compagnia di Attilio, il suo gatto, vive da sola in un appartamento di periferia e legge i romanzi che compra usati sulle bancarelle. Da qualche tempo, però, si è appassionata in segreto a un altro tipo di lettura… le storie vere che arrivano alla redazione di «C’è posta per te»… straordinarie vite narrate dai protagonisti durante le registrazioni. Senza dare nell’occhio, Anna porta via con sé interi pacchi di fotocopie, quelle venute male e cestinate perché inservibili.

Cosa muovono nel suo mondo interno, quei racconti pieni di sofferenza? Nel suo passato c’è un segreto… la situazione non risolta di un addio doloroso che le ha chiuso per sempre il cuore…

Non c’è bisogno di presentare Barbara Cappi, autrice tv di «C’è posta per te» al fianco di Maria De Filippi, con un curriculum di tutto rispetto. Incredibilmente modesta, come tutte le persone di valore, Barbara Cappi ha messo la sua firma in programmi vincenti tra i quali, «Stranamore», «Ballando con le stelle», «La Fattoria», «La sai l’ultima?», nonché in tutte le trasmissioni di Antonella Clerici e in varie edizioni del Festival di Sanremo.

Con “La lettera che non ti ho mai scritto”, Barbara si cimenta con successo in un romanzo. Ispirandosi alle storie di «C’è posta per te», era facile scivolare nel sentimentalismo, ma lei offre al lettore una storia limpida, tenera e appassionante, assolutamente priva di retorica. E rivelando in pieno qualità di scrittrice, di vera scrittrice, colloca il suo romanzo tra la letteratura, evitandogli la sorte di “libro di nicchia”, dedicato unicamente a chi segue il programma.

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